Aumentare il volume del proprio seno è il desiderio più comune delle donne.
Infatti qualche tempo fa mi é capitato di leggere un articolo tanto interessante quanto triste..
Il Breast Size Satisfaction Survey (BSSS), condotto dal professor Viren Swami dell’Anglia Ruskin University (ARU), ha riunito oltre 100 esperti internazionali per condurre sondaggi su ben 18.541 donne in 40 paesi, rendendolo il più grande studio interculturale mai intrapreso per esaminare l’immagine del corpo.
Con quasi ventimila partecipanti provenienti da 40 nazioni, infatti, il BSSS è il più grande studio multi-sito sull’insoddisfazione delle dimensioni del seno in particolare, e uno dei più grandi sull’immagine corporea in generale.
Alle partecipanti è stato chiesto di valutare l’immagine che più si avvicinava alle attuali dimensioni del loro seno.
Pubblicata sulla rivista Body Image, la ricerca ha scoperto che ben il 71% delle donne intervistate NON è soddisfatta del proprio seno e vorrebbero modificarlo.
Il SETTANTUNO PERCENTO, chiaro??!
Significa che 7 donne su 10, quando si guardano allo specchio, provano un senso di frustrazione, tristezza e invidia verso altre donne a causa del loro seno piccolo o non piú pieno e alto come una volta…
Una scoperta questa che ha importanti implicazioni per la salute pubblica.
Infatti il livello di insoddisfazione che la maggior parte delle donne percepisce riguardo al proprio seno è evidente e può avere risvolti molto importanti dal punto di vista della psicologia e del benessere.
Proprio per questo motivo, sempre più donne e ragazze di tutte le età ricorrono alla chirurgia estetica per migliorare l’armonia delle loro forme, ritrovando stima e fiducia in se stesse.
Sia nella vita personale, sia sul lavoro.
Per fortuna, la soluzione a tutto questo esiste ed è facile da ottenere… se sai come farlo nel modo corretto e evitando inutili rischi!
Pertanto non sentirti certo sola.
Checché se ne dica, il seno è una delle parti del corpo a cui le donne e gli uomini prestano più attenzione.
Ed è lo stesso motivo per cui spesso tendiamo a nasconderci quando pensiamo di non averne uno perfetto.
Un seno piccolo, asimmetrico o poco pieno, infatti, può creare complessi in grado di bloccare una donna e impedirle di vivere una vita serena e piena.
Esistono malformazioni congenite, come il seno tuberoso, che minano l’autostima di una donna convincendola di essere “diversa, strana o poco attraente”.
Anche le gravidanze, l’allattamento e i dimagrimenti importanti possono modificare la forma del seno, “svuotandolo” e facendolo cadere con il passare del tempo.
Insomma, esistono mille motivi per cui puoi non sentirti a tuo agio con il tuo seno e provare sentimenti a volte difficili persino da comunicare a voce.
Magari è capitato anche a te di guardarti allo specchio, appena uscita dalla doccia, e non riuscire a sentirti sexy e attraente come vorresti…
Qualunque sia la tua richiesta, posso dirti fin da ora che il mio scopo primario è sempre quello di ottenere un risultato armonico e naturale allo stesso tempo. Un risultato, insomma, che valorizzi appieno le tue forme, creando ogni volta un seno il più possibile in armonia con te.
Mastoplastica: Come prepararsi alla prima visita?
Ma poi il pensiero va a tutte quelle preoccupazioni classiche e ai falsi miti che circolano sull’intervento di mastoplastica…
La parte più importante e difficile di una visita col chirurgo estetico è riuscire ad interpretare ciò che non viene detto, capire i sogni e i desideri nascosti dietro gli occhi dei pazienti, ciò che nelle loro menti è ancora soltanto un’idea, un immagine sfumata in bianco e nero…per poi riuscire a trasformare quell’idea in forme armoniose, affascinanti e proporzionate.
Potrebbe esserti d’aiuto in questa fase, raccogliere alcune foto di donne con seni che ti appaiano piacevoli.
Questo mi permetterà di inquadrare meglio quali siano le tue aspettative.
Mastoplastica: Cosa succede durante la prima visita?
Eccoti arrivata al giorno della prima visita. Questo appuntamento si dividerà idealmente in tre fasi.
Nella prima fase vorrò semplicemente ascoltarti, magari ponendoti qualche domanda.
Il mio scopo sarà quello di cercare di capire nel modo più accurato possibile quali siano i tuoi desideri.
Durante il nostro dialogo discuteremo di ciò che tu probabilmente avverti come un disagio con il tuo seno.
Di alcune domande che ti farò, conosco quasi sicuramente già la risposta. Potranno sembrarti anche scontate ma te le farò comunque, perché tu possa comprendere con me esattamente l’importanza di dettagli che sono in realtà fondamentali.
Da questa breve chiacchierata potranno emergere 3 situazioni:
– Se al momento non hai bisogno di fare nulla riguardo al tuo seno, sarò io stesso a dirtelo.
– Se emergerà che avrai bisogno di un altro specialista più adatto di me, te lo indicherò immediatamente.
– Se dovessimo capire invece che posso aiutarti e sono la persona giusta con la soluzione giusta per te, allora ne parleremo per valutarla insieme seriamente.
La seconda fase è un momento più tecnico.
Ti visiterò, valutando attentamente le dimensioni del tuo seno nonché la qualità del tessuto ghiandolare e della cute.
Avrai inoltre modo di vedere e toccare vari tipi di protesi di cui ti spiegherò caratteristiche e differenze, nonché le alternative tecniche possibili.
Nella terza fase cercheremo di mettere tutto insieme e stabilire se quello che ti aspetti sia effettivamente raggiungibile. Solo quando ci sarà pieno accordo su quello che si può ottenere, deciderò di proseguire il percorso insieme per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati.
Alla fine della visita dovresti sentirti tranquillizzata e compresa, senza dubbi o per lo meno non in imbarazzo a porre altre domande.
La prima visita non comporta alcun impegno da parte tua, ma ti permetterà di chiarirti le idee sulla mastoplastica una volta per tutte.
Mastoplastica: Seconda visita e preparazione all’intervento
Ci siamo quasi, hai deciso di andare avanti ed ottenere il seno che tanto desideri.
Cosa succede in questa fase? È il momento giusto per eseguire gli esami preparatori di routine: esami ematochimici, un elettrocardiogramma ed una ecografia o mammografia.
Inoltre per intraprendere un efficace percorso di creazione del tuo seno perfetto, è fondamentale visualizzare il più possibile fin dall’inizio il punto di arrivo, in modo tale che tu possa verificare se risponde al 100% alle tue aspettative.
Quello che succede di solito, infatti, è che la taglia della protesi viene decisa in sala operatoria dal chirurgo, con la motivazione che verrà impiantata quella più adatta. Questo sistema, però, può creare brutte sorprese una volta che ti vedrai dopo l’operazione.
Ed è proprio per evitare false aspettative sul volume del seno che, grazie al mio metodo dell’originale Mastoplastica Argentina, le pazienti hanno a disposizione, oltre alla visita pre-operatoria, un’altra intera sessione per rispondere ad ogni minimo dubbio e soprattutto elaborare la simulazione pre-operatoria, provando le varie misure di protesi e scegliendo quella con cui ti vedrai meglio!
Scatteremo foto del seno e del corpo intero nelle varie angolazioni e prospettive e avrai modo di osservare quale sarà la tua futura immagine.
Visualizzando in anteprima il risultato finale!!
In questo modo, si evita l’effetto “seno di plastica” stile Barbie, per ottenere un seno naturale in linea con se stessi, ottenendo esattamente il risultato che avevamo pianificato insieme… senza brutte sorprese!
Mastoplastica Additiva: Cosa sapere sull’intervento?
Il momento tanto atteso è giunto. Finamente!
Arrivata a questo punto avrai già perfettamente chiaro cosa farò durante l’intervento.
Saprai quindi che una protesi di silicone verrà inserita in un apposito spazio creato chirurgicamente sotto la ghiandola mammaria oppure sotto il muscolo pettorale (tecnica dual plane).
Tali protesi sono costituite da silicone altamente coesivo ma con bassa viscosità, tale da renderle molto morbide.
L’accesso chirurgico per eseguire la mastoplastica additiva è solitamente effettuato attraverso una piccola incisione (da 3 a 4 cm a seconda della dimensione della protesi) lungo il bordo inferiore dell’areola o nel solco inframammario. La scelta dipende dalle caratteristiche anatomiche della tua mammella e anche dalle tue preferenze.
Nella tecnica della Mastoplastica Argentina non vengono utilizzati i tubi di drenaggi.
È una chirurgia che può essere eseguita in anestesia generale, oppure con sedazione profonda ed anestesia regionale.
La sua durata è di circa 30-40 minuti.
Potrai andare a casa il giorno stesso, qualche ora dopo il tuo risveglio, in totale sicurezza.
La tecnica della Mastoplastica Argentina e di conseguenza i tempi ridotti dell’anestesia rendono il recupero funzionale più rapido e indolore rispetto alla mastoplastica tradizionale, permettendo anche di ritornare più rapidamente nel proprio ambiente familiare ed alle proprie routine quotidiane.
Mastoplastica: post-operatorio, come si svolge?
Ormai il più è fatto.
Nei giorni successivi all’intervento potrai avvertire una lieve fastidio. La sensazione è molto simile a quella provata dopo un intenso allenamento con i pesi in palestra.
Nulla di preoccupante comunque. Vedrai che tutto è più che controllabile con i comuni antidolorifici.
Il ritorno alle tue attività lavorative e ludiche avverrà con gradualità.
Potrai riprendere un lavoro non impegnativo fisicamente entro la prima settimana. Qualche settimana in più per i lavori un po’ più “fisici”.
L’attività sportiva è invece ammessa dopo 4-6 settimane.
Poiché la protesi aumenterà anche il peso del seno, sarà buona norma abituarsi ad usare il reggiseno con regolarità, tutti i giorni. Questo al fine di ottenere un migliore e più stabile risultato a lungo termine.
Protesi mammarie usate nell’intervento di Mastoplastica
Voglio darti qualche cenno sulle protesi.
In linea generale, va bene qualsiasi marca purché l’involucro non sia a superficie macrotesturizzata o che comunque incentivi una adesione forte della protesi ai tessuti.
Detto questo, ogni chirurgo ha le sue preferenze ovviamente.
Il risultato finale è solo parzialmente dovuto alla protesi, fondamentali sono la scelta del professionista che dovrà valutare insieme alla paziente desideri ed aspettative e dovrà essere in grado di scegliere ad hoc tra le varie opzioni tecniche per ottenere ogni volta il miglior risultato possibile.
Un seno pieno e alto ma sempre naturale e mai volgare, questo è ciò che pretendo anche dai materiali che uso.
Esistono centinaia di modelli diversi per dimensioni, forme, contenuto, caratteristiche del gel, e cosi via…
È fondamentale che tu chieda tutte le garanzie sulle protesi utilizzate, per essere sicura che le protesi siano caratterizzate da un’alta qualità dei materiali usati ed un’avanzata ricerca tecnologica.
In parole semplici, questo significherà che le protesi avranno una bassa incidenza di contrattura capsulare (complicanza che deve essere coperta da una garanzia di almeno 10 anni) e un ridotto rischio di rottura, per via di un’aumentata resistenza dell’involucro rispetto alle altre protesi.
Esistono anche protesi di ultima generazione, nella versione “Ergonomica” caratterizzate da un gel a viscosità molto bassa e quindi morbidissimo, tale da dare un piacevole risultato naturale anche al tatto.
Oltre a permettere, molto più di altre, una variabilità dinamica della forma della protesi che seguirà i movimenti del seno. In parole semplici, sono più naturali anche quando ti muovi. Condizione questa ideale per la donna moderna, molto più incline a svolgere attività sportive intense e prolungate.
Mastoplastica Additiva: Come ottenere un risultato naturale?
Ottenere un risultato naturale è l’obiettivo forse più importante che cerco di perseguire, quando eseguo questo intervento.
Devi sapere che si considera un seno di forma naturale quando presenta circa il 50-55% del proprio volume inferiormente.
Ma….
PIU SEMPLICEMENTE PER ME la naturalità del risultato é inversamente proporzionale alla visibilità della protesi:
Più una protesi é visibile e meno naturale é il risultato.
Come ottenere quindi un risultato naturale?
Rispettando i seguenti punti:
- Accurata scelta del volume della protesi in relazione al vostro fisico;
- La scelta della tecnica operatoria più adatta al tuo caso specifico…sottoghiandola/sottomuscolo/dual plane. Si capisce quindi facilmente come una protesi per essere meno visibile e ovvia…deve essere ben coperta.
- Uso di protesi morbide e con elevata elasticità del gel di silicone che tendono a simulare meglio i cambiamenti dinamici del seno
- la scelta strategica della proiezione delle protesi, che risulterà fondamentale nel risultato estetico.