Uno dei pensieri più frequenti che passano per la testa di una donna che sta valutando se ricorrere alla mastoplastica additiva è se e quanto si noterà che il suo è un seno rifatto.
Faccio una piccola premessa e poi vedremo insieme i dettagli.
La decisione che porta a scegliere l’intervento di mastoplastica non dovrebbe basarsi sulla paura del giudizio altrui, sul fatto che qualcuno potrebbe notare un seno “finto”. Si tratta di un percorso intimo, personale, ben più profondo e che merita sempre rispetto.
È anche vero che, di fronte alla volontà di migliorare il proprio seno, molto spesso si ricerca un risultato che sia più naturale possibile e non sembri visibilmente stonato e finto.
Per questo, ora vedremo insieme 4 dettagli che permettono di riconoscere un seno rifatto.
1. Seno naturale vs seno rifatto: la scelta delle protesi
In passato le protesi erano molto più sferiche, rigide e davano al seno una forma del tutto innaturale. L’avvento delle protesi a goccia invece va a riprodurre in modo molto fedele quella che è la naturale forma del seno.
Esistono poi le protesi mammarie di ultima generazione e, le protesi ergonomiche, caratterizzate da un gel molto morbido. Questo materiale permette alla protesi di cambiare continuamente forma a seconda della posizione del corpo.
Si ottiene così una naturalezza dinamica che corrisponde ai movimenti normali del seno.
Quello che conta, però, è saper scegliere il tipo di protesi seno e di tecnica di intervento in base alle esigenze della paziente, costruendo una soluzione su misura, che le garantisca un seno rifatto naturale e perfetto.
E a proposito di perfezione…
2. Riconoscere seno rifatto: l’importanza della perfezione
Normalmente la parola “perfezione” si associa con facilità a qualcosa di finto, di costruito nei minimi dettagli, di innaturale.
Noi esseri umani non siamo perfetti e questo porta a fraintendere quello che, nell’ambito della chirurgia estetica, assume ben altro significato. Infatti non si va a ricercare una perfezione oggettiva, uguale per tutte le donne, ma si prende una strada decisamente diversa.
La perfezione in questo caso significa che c’è una completa corrispondenza in termini di armonia delle proporzioni.
Durante la visita con il chirurgo, nella fase più tecnica, vengono prese con cura le misure di ogni paziente. Questo avviene per rispettare l’armonia delle forme e valorizzarle, andando a realizzare un risultato che sembri davvero il più naturale possibile, perché non “stona” alla vista.
Capita spesso che un dettaglio salti all’occhio perché sembra strano, fuori posto. Ecco, in questo caso si lavora per regalare alla paziente un risultato perfetto per lei, per le sue forme, i suoi desideri e il suo corpo.
La vera perfezione è unica, come unico è ognuno di noi. Una perfezione preconfezionata, standard, può dar vita a un seno stupendo, ma sarà uguale alle altre e non andrà bene per tutte le pazienti.
Questo bellissimo concetto di perfezione è proprio un pilastro del mio metodo, la Mastoplastica Argentina, dove la progettazione del seno perfetto per ogni paziente è uno step fondamentale, anche per evitare di arrivare a intervento eseguito con un risultato che non corrisponde alle aspettative della paziente.
3. Seno naturale o rifatto: considera le dimensioni
Per tanti anni abbiamo avuto sotto gli occhi la moda del seno molto prosperoso. Le donne chiedevano di rifarsi il seno aspirando ad aggiungere diverse taglie rispetto alla loro situazione di partenza.
Questo portava a risultati evidentemente innaturali, primo per un cambiamento radicale e molto visibile, secondo perché si andava contro le naturali proporzioni fisiche.
Un tempo si associava la mastoplastica alla volontà di avere un seno molto più grande, parlando quasi solo di taglie in più. Oggi si ragiona in modo più completo, considerando la femminilità, la sensualità della forma del seno, non solo la sua grandezza.
Un aumento delle dimensioni del seno che rispetti le misure e la fisicità della paziente porta ad un risultato davvero difficile da riconoscere come finto.
Il seno sarà rifatto ma totalmente naturale, in grado di tradire un miglioramento, quel “non so che” in grado di attirare l’attenzione, senza però far trapelare da cosa è dovuto.
È anche un po’ questo il segreto della bellezza: un lavoro curato davvero in ogni dettaglio, ma che sembri normalissimo e spontaneo.
4. Differenza tra seno rifatto e naturale: considera le cicatrici
Normalmente l’innovazione tecnica, unita ad un metodo che ho studiato nei minimi dettagli, la Mastoplastica Argentina, porta a cicatrici al seno rifatto quasi invisibili, grazie alle dimensioni e alla posizione in cui si trovano.
In alcuni casi più complessi, di mastopessi, ovvero di lifting del seno, le cicatrici possono essere più grandi, ma non per questo molto visibili.
Bisogna guardare con attenzione e da vicino per notarle, cosa che non avverrà certo con facilità.
Questi sono i dettagli principali che vanno presi in considerazione per stare alla larga da un risultato finto.
Vedi, il problema non è necessariamente il fatto di far trapelare di aver subito un intervento… quanto la reale soddisfazione della paziente.
Infatti, praticamente nessuna donna aspira ad avere un seno finto, che non sembri parte integrante del suo corpo, che non riesca ad esaltarne le forme.
Per questo tutto il mio lavoro si basa su come sfruttare le innovazioni tecniche per costruire un risultato perfettamente naturale e perfetto per la persona che ho di fronte in quel momento.
Se vuoi capire come intervenire sul tuo seno, con un risultato naturale e su misura, senza dover temere un seno visibilmente finto, scopri tutti i dettagli della Mastoplastica Argentina, il metodo che ho progettato per aiutarti ad ottenere il risultato che desideri.
Se stai valutando di sottoporti ad un intervento di mastoplastica argentina, se vuoi approfondire l’argomento o hai bisogno di una consulenza, contattaci!
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