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Sostituzione protesi seno: scopri quando e perché è necessaria

sostituzione protesi seno

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Le protesi al seno una volta inserite durano per sempre?

La sostituzione delle protesi al seno è un tema che può generare molte domande e dubbi soprattutto per chi ha già affrontato un intervento di mastoplastica additiva.

Decidere per una sostituzione delle protesi al seno non è una scelta da prendere così alla leggera e può dipendere da una varietà di fattori. Questi includono l’età della protesi, eventuali complicazioni e, in alcuni casi, i desideri individuali di modificare la forma o la dimensione del seno.

Mastoplastica additiva: sostituzione protesi

La mastoplastica additiva è un procedimento chirurgico finalizzato a migliorare le dimensioni e la forma del seno mediante l’inserimento di protesi mammarie, le quali vengono posizionate al di sotto del tessuto mammario o del muscolo pettorale.

Sostituzione protesi mammarie: quando sottoporsi all’intervento?

L’intervento di sostituzione delle protesi al seno è una procedura che in genere viene presa in considerazione soltanto quando vi è un effettivo bisogno. Ad esempio, nel caso di rottura delle protesi o quando esiste un desiderio motivato di modificare l’aspetto del seno.

È importante ricordare che, sebbene le protesi mammarie non abbiano una data di scadenza precisa, come qualsiasi altro impianto medico, non sono progettate per durare in eterno. Nonostante le protesi mammarie di ultima generazione siano notevolmente più sicure e durature rispetto alle versioni passate, sarà necessario sottoporle a controlli periodici con il chirurgo. Al tal proposito, ti invito a guardare questo video in cui discuto specificamente della durata delle protesi al seno.

Sostituzione protesi seno: quali sono le cause?

Le cause per cui potrebbe essere necessaria una sostituzione delle protesi mammare includono:

  • la rottura delle protesi: un evento che può verificarsi molti anni dopo l’intervento o a seguito di un trauma, quale un incidente, o causato dall’inesperienza del chirurgo;
  • la contrattura capsulare: questa condizione si verifica quando il tessuto che forma la capsula attorno alla protesi si indurisce, determinando alterazioni nel risultato estetico;
  • cambiamenti fisici o preferenze personali: alcune donne possono decidere di sostituire le loro protesi a seguito di modificazioni del proprio corpo dovute, per esempio, a gravidanza, allattamento, variazioni di peso, o semplicemente per desiderio di modificare dimensione o forma del seno.

Come avviene l’intervento di sostituzione delle protesi al seno?

Durante l’intervento di sostituzione delle protesi mammarie il chirurgo rimuoverà sia la protesi vecchia che la capsula che si è formata attorno ad essa. Seguirà, quindi, l’adattamento della tasca e l’inserimento della nuova protesi.

Sostituzione protesi seno: tempi di recupero

Questo intervento, eseguito utilizzando il metodo argentino, ha una durata approssimativa di 30 minuti. Si effettua in anestesia generale o tramite sedazione profonda, e non richiede l’utilizzo di fasciature o di un drenaggio al seno. Di conseguenza, è possibile tornare a casa lo stesso giorno dell’intervento.

Sostituzione protesi seno: il post operatorio

Il periodo postoperatorio non è assolutamente doloroso, ma piuttosto dà un fastidio simile a quello avvertito dopo un intenso allenamento in palestra. Quindi, si manifesta prevalentemente come una sensazione di tensione nel petto.

Entro 24 ore dall’intervento, si può generalmente riprendere le normali attività quotidiane, non è necessario rimanere a letto o sul divano, è possibile uscire e fare passeggiate, prestando però attenzione a evitare sforzi eccessivi o a sollevare pesi. Sarà inoltre necessario indossare un reggiseno postoperatorio per dare sostegno al seno e ridurre il gonfiore.

Per prevenire eventuali infezioni e attenuare il fastidio e l’infiammazione si dovrà assumere un antibiotico e della tachipirina.

Sostituzione protesi al seno: visita preoperatoria

Durante la visita preoperatoria il chirurgo esaminerà la paziente per valutare se sia effettivamente necessaria una sostituzione delle protesi. In questa occasione, si discuteranno le aspettative della paziente riguardo all’intervento, le sue preoccupazioni, così come i potenziali rischi.

Si procederà poi con un’accurata anamnesi e un esame fisico. In alcuni casi, possono essere richiesti ulteriori esami diagnostici, quali una mammografia o un’ecografia. A volte, può risultare utile anche un esame di risonanza magnetica.

Per chi è indicato l’intervento di sostituzione delle protesi mammarie?

L’intervento di sostituzione di protesi al seno è indicato principalmente per tre tipologie di pazienti:

  1. donne che hanno precedentemente subito un intervento di mastoplastica additiva e le cui protesi si sono rivelate difettose, sono andate incontro a rottura, o hanno causato una contrattura capsulare;
  2. donne che hanno sperimentato un cambiamento nelle dimensioni del seno a seguito di fluttuazioni di peso, gravidanze o allattamento, e che desiderano riadattare la forma del loro seno;
  3. donne che desiderano modificare la dimensione o la forma delle loro protesi per motivi prettamente estetici.

Poiché la sostituzione di protesi mammarie è un procedimento chirurgico, deve essere attentamente valutata e discussa con un chirurgo esperto in chirurgia estetica del seno. Questo consentirà alla paziente di ottenere tutte le informazioni necessarie per fare una scelta consapevole.

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