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Lipofilling seno: scopri cos’è, come si svolge l’intervento e quanto dura

lipofilling seno

Tabella dei Contenuti

Quando si parla di mastoplastica additiva, in genere, ci si riferisce all’aumento del volume del seno attraverso l’uso di protesi mammarie.

Tuttavia, sempre più frequentemente, mi viene richiesta una metodologia alternativa a questo intervento. Naturalmente, l’obiettivo è ottenere un seno rifatto naturale che non richieda l’uso di protesi. In questi casi, l’alternativa possibile è chiamata “lipofilling al seno“.

Lipofilling seno: cos’è?

Il lipofilling al seno è una procedura chirurgica che prevede l’utilizzo del proprio grasso come ‘filler’ naturale per aumentare il volume del seno.

Dunque, una procedura che consente di ottenere un seno di volume aumentato dall’aspetto naturale, senza l’uso di protesi.

Come si svolge un intervento di lipofilling al seno?

Il lipofilling al seno è una tecnica che implica il trapianto di grasso autologo – cioè proveniente dalla stessa paziente – da una zona del corpo al seno.

Questa tecnica coinvolge l’aspirazione di tessuto adiposo, ad esempio dall’addome, dai fianchi o dalle cosce, zone tipicamente caratterizzate da un surplus di grasso.

Il tessuto adiposo estratto viene poi purificato e processato per renderlo adatto al riempimento del seno, contribuendo ad un aumento naturale del volume.

Riempimento seno: quando è indicato?

La tecnica del lipofilling al seno è particolarmente indicata per donne che desiderano un aumento del seno lieve senza l’uso di protesi. Inoltre, è un intervento utilizzato per correggere dei difetti come le asimmetrie o per migliorare l’estetica del seno, spesso ottenendo risultati straordinari in associazione con l’uso di protesi mammarie in un intervento noto come mastoplastica ibrida.

Qual è la durata nel tempo del lipofilling al seno?

In termini di durata, il lipofilling al seno generalmente offre risultati duraturi e stabili. Tuttavia, è da notare che una parte del grasso iniettato potrebbe essere riassorbita dal corpo nei mesi successivi all’intervento.

Di conseguenza, in alcune circostanze, potrebbe essere necessario un secondo intervento. Inoltre, i risultati potrebbero subire variazioni in base alle fluttuazioni di peso della paziente.

I risultati del riempimento seno con grasso sono definitivi?

I risultati dell’intervento di lipofilling al seno saranno chiaramente visibili immediatamente, sebbene il risultato finale si raggiunga tipicamente tra i 3 e i 6 mesi successivi all’intervento. Questo periodo consentirà al gonfiore di risolversi completamente e al processo di riassorbimento del grasso di stabilizzarsi.

Quali sono i tempi di recupero post intervento di aumento seno con lipofilling?


Per quanto riguarda il recupero, i tempi variano in base alla singola paziente e alla quantità di grasso iniettato. Tuttavia, in generale, si può prevedere un ritorno alle normali attività dopo circa 7-10 giorni dal trattamento.

Lipofilling seno: prima e dopo

Prima dell’intervento di lipofilling, il seno può essere di dimensioni ridotte, o avere una forma o un volume che la paziente desidera modificare. In alcuni casi, il seno può essere asimmetrico o potrebbe aver perso volume a causa dell’invecchiamento, di perdite di peso o dopo la gravidanza. Un seno prima dell’intervento può anche presentare condizioni come la micromastia o seni “asciutti” che mancano di tessuto adiposo.

Il risultato dopo l’intervento è un seno dall’aspetto più stabile e naturale, con benefici significativi e rischi minimi.

Rimpolpamento seno: pro e contro

Sebbene il lipofilling al seno permetta un aumento del volume, l’incremento non è paragonabile a quello offerto dalle protesi. Generalmente, attraverso questa tecnica si può puntare ad un lieve o moderato aumento di una mezza taglia o, nel migliore dei casi, una taglia.

Il grasso, nonostante sia denso, ha comunque una consistenza liquida e non è quindi in grado di modellare e valorizzare le curve del seno allo stesso modo di una protesi.

Inoltre, è importante chiarire che il lipofilling non è una tecnica meno invasiva o non chirurgica. Anzi, esso prevede due interventi in uno – una liposuzione e successivamente un trapianto di grasso nel seno. Questo può estendere significativamente la durata del procedimento rispetto ai circa 30 minuti necessari per una mastoplastica additiva con protesi.

È anche fondamentale tenere in considerazione che una percentuale del grasso trapiantato, variabile tra il 20% e il 40%, può essere riassorbita nei primi mesi successivi all’intervento. Questo potrebbe comportare un assorbimento differenziale tra il seno destro e il sinistro, causando potenziali asimmetrie. Di conseguenza, potrebbero essere necessari ulteriori interventi di lipofilling per raggiungere il volume desiderato e compensare il riassorbimento di grasso, a patto che vi sia sufficiente grasso corporeo disponibile.

Infine, durante il processo di riassorbimento del grasso, possono formarsi noduli, cisti o cicatrici che potrebbero essere rilevati durante esami ecografici o mammografici, complicando la valutazione degli stessi.

Questo non significa che la tecnica del lipofilling non sia valida – anzi, personalmente la ritengo molto efficace. Tuttavia, come per qualsiasi metodo, deve essere utilizzata in casi specifici e selezionati dove vi sia una reale indicazione. Non esiste infatti una “tecnica standard” applicabile a tutti.

Lipofilling seno e acido ialuronico seno: perché non sono la stessa cosa?

Una nota a parte merita l’uso dell’acido ialuronico nel seno.

L’uso dell’acido ialuronico come filler da iniettare nel seno appare una tecnica allettante per chi aspira ad avere un seno più pieno senza ricorrere alla chirurgia. E’ sempre più richiesta, soprattutto da giovani donne che cercano di contrastare l’effetto di un seno cadente dovuto a gravidanze o dimagrimenti rapidi.

Tuttavia, raramente si consiglia questa tecnica con l’obiettivo di aumentare il volume del seno.

Nel 2020, l’uso dell’acido ialuronico nel seno è stato addirittura proibito in Europa a causa di un significativo rischio: la massa di acido ialuronico, una volta iniettata nel seno, può ostacolare la lettura delle indagini diagnostiche. Alcuni dati indicano che nelle donne che si erano sottoposte al filler per aumentare il volume del seno ci sia stato poi un ritardo nella diagnosi di alcuni tumori proprio per la cattiva lettura delle delle mammografie.

Inoltre, è importante sottolineare che questa tipologia di intervento non è adatta per risolvere il problema del seno cadente, e potrebbe addirittura aggravare la situazione rendendolo ancora più cadente. In aggiunta, i risultati ottenuti con l’acido ialuronico non sono permanenti e richiedono trattamenti periodici per mantenere il volume desiderato.

Pertanto, l’uso di filler di acido ialuronico nel seno è fortemente sconsigliato.

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