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[TRE CONCETTI CHIAVE] che ogni paziente deve conoscere per evitare l’effetto “ROCK IN A SOCK”

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Sto scrivendo questo articolo con un recente episodio in mente:

una paziente sulla trentina, il giorno della sua prima visita con me, per un intervento che in agenda, era registrato come “mastopessi” e aveva chiesto in precedenza informazioni telefoniche sul prezzo per un intervento appunto di “lifting del seno”, in quanto “stava valutando altri preventivi online”.

Le viene comunicato dal mio staff che non si eseguono preventivi online in quanto la visita preliminare è indispensabile. La paziente, un po’ risentita, fissa comunque un appuntamento.

La ricevo nel mio studio di Parma per la consulenza preliminare, quella appunto in cui va chiarita la situazione di partenza, compresi i suoi desideri e soprattutto cosa vuole che il suo nuovo seno comunichi di se….e solo dopo posso avanzare delle proposte, frutto di scelte tecniche studiate ad hoc per ciascuna esigenza, per poter garantire il risultato desiderato.

Dopo le mie domande di rito, Non appena si toglie la maglietta per la visita, sorrido e le dico:

“ Ma non hai affatto bisogno di una mastopessi!”

Un caso isolato?

Vi spiego perché è più comune di quanto pensiate…

 

Episodi come quello di Laura, mi capitano praticamente tutti i giorni, quasi ogni volta che incontro una paziente per la prima volta. Ho voluto prenderlo come esempio emblematico proprio perché mi da la possibilità di fare chiarezza su 3 concetti fondamentali, fonte di confusione e incomprensioni, che ogni paziente deve conoscere.

Purtroppo la colpa non è delle pazienti, chiunque nelle medesime circostanze si comporterebbe allo stesso modo e farebbe le stesse domande sbagliate. La responsabilità è della scarsa informazione trasmessa da alcuni chirurghi nell’ambito della chirurgia estetica o peggio nel rendere queste informazioni volutamente poco chiare, finendo per complicare inutilmente le scelte delle pazienti che spesso rinunciano ai loro sogni.

Vediamoli:

– Quale intervento fa per te…Mastoplastica VS Mastopessi?

– La visita preliminare è davvero cosi indispensabile?

– Quanto costa rifarsi il seno?

Il caso di Laura, la paziente di cui sopra è emblematico: Spesso mi viene chiesta la differenza tra Mastoplastica e Mastopessi e noto che c’e tanta confusione su quando sia necessaria una piuttosto che l’altra.

Voglio qui evidenziarne le differenze per dare una risposta alla domanda: Mastoplastica additiva o Mastopessi: qual’è la chirurgia adatta a te?

Aumento del seno (Mastoplastica Additiva)

  • Il nome svela già molto di questa chirurgia che ha come fine quello di incrementare il volume del seno.
  • E’ la chirurgia adatta a tutte quelle donne che hanno un seno piccolo o inesistente, ma anche a coloro che lo hanno visto svuotarsi a causa di una dieta o gravidanza non accompagnato da un cedimento del seno. Come invece vedrai nel prossimo paragrafo.
  • Esistono tecniche diverse, centinaia di protesi diverse oppure si può usare il grasso della paziente stessa o ancora potrebbe essere indicata una “mastoplastica ibrida” con protesi e grasso. Lo sapevi? La Mastoplastica Argentina infatti, al contrario della mastoplastica comune, NON offre un intervento standardizzato in stile catena di montaggio (metti protesi, altra paziente, metti altra protesi…) con il rischio di ottenere quei seni finti duri e plasticosi, MA il risultato finale è proprio il frutto della maestria del chirurgo nel saper scegliere e combinare tra loro tutte queste opzioni con esperienza, in modo da creare ogni volta un seno diverso ed in proporzione con il corpo e la personalità unica di ogni paziente.
  • La Mastoplastica Argentina è un intervento poco invasivo: l’intervento dura 30 minuti, si torna subito a casa SENZA nessun drenaggio e il fastidio nei giorni dopo l’intervento è minimo (come dopo un allenamento in palestra). Oltre alla possibilità di poter riprendere gli allenamenti in palestra ed attività in tempi brevi.

Perché non è detto ti serva una Mastopessi (o Lifting del Seno)

  • A differenza dalla Mastoplastica additiva, nella Mastopessi il problema non è la dimensione del seno, ma la loro forma e posizione. Si tratta di una chirurgia che ha come obbiettivo quello di sollevare e riproporzionare le forme di un seno sceso. Si parla in questo caso, di una condizione di “ptosi mammaria” che può avere diversi gradi.
  • Un seno scende sostanzialmente per cedimento dei tessuti in genere dopo una gravidanza, in particolare se seguita da allattamento al seno, oppure in caso di perdite di peso importanti, indipendentemente dall’eta della paziente. O più in generale può essere dovuto al semplice passare del tempo che inevitabilmente porta a cambiamenti su tutto il nostro corpo.
  • Il chirurgo deve quindi eliminare la pelle in eccesso e ricreare l’involucro della mammella in proporzione al volume che realmente ha. Un po’ come quando si fanno “stringere” i vestiti dopo un dimagrimento, perché chiaramente stanno larghi e cascano…:)
  • Esistono diverse tecniche di Mastopessi, in base al grado di cedimento del seno (Mastopessi Periareolare, Lollipop, a T invertita, etc). Si tratta di un intervento poco fastidioso, eseguibile in circa 2 ore, e con tempi di recupero post-operatori rapidi.
  • La mastopessi può essere eseguita con o senza l’uso di protesi, in base alle necessità e ai desideri specifici della paziente. Fondamentale pero é la scelta delle protesi in quanto una protesi eccessiva potrebbe comportare un aumento dei rischi post operatori o un nuovo cedimento dei tessuti subito dopo l’intervento…quindi Attente!

La vera esigenza: Mastoplastica o Mastopessi?

Nel caso specifico di Laura ho consigliato la Mastoplastica Argentina!

Vediamo perché..

Parliamo di due chirurgie con differenti indicazioni. Anche se il fine di entrambe è dare alla paziente un seno di nuovo alto e sodo, le esigenze di partenza sono differenti.

E’ SOLO avendo ben chiaro il problema di partenza che si può facilmente scegliere tra Mastopessi o Mastoplastica.

Per questo é fondamentale la visita con il chirurgo!

Ed é fondamentale che ti affidi ad un chirurgo che abbia esperienza con tutte le varie tecniche e sappia consigliarvi quella più adatta al tuo caso specifico.

 

Ad esempio…troppo spesso si rivolgono a me pazienti che avrebbero avuto bisogno di una mastopessi ed invece sono state sottoposte altrove ad intervento di mastoplastica con protesi troppo grandi, questo per cercare di dare un “effetto lifting”, in realtà l’unico risultato che si ottiene in questo modo è che dopo poche settimane il seno cederà più di prima con un effetto estetico davvero orribile…come lo definiscono gli anglosassoni “a rock in a sock” (“un sasso in una calza”).

 

Quindi ricordatevi che LA MASTOPLASTICA DA SOLA NON SOLLEVA IL SENO!!

È davvero cosi indispensabile la visita medica?

Ho preso l’esempio di Laura proprio perché rende bene l’idea.

Non mi sono dilungato appositamente nelle spiegazioni tecniche degli interventi, che tratteremo in futuro più nello specifico. Ma ho voluto darti gli elementi necessari per farti percepire la complessità del mio lavoro quando parliamo di pianificare un intervento di chirurgia estetica del seno.

Un bravo chirurgo deve riuscire a rendere questi concetti molto complessi, piuttosto semplici e lineari per la paziente in modo tale da consentirle di fare delle scelte consapevoli con il giusto quantitativo di informazioni utili.

I rischi sono quindi di avere TROPPE informazioni complesse, spesso contrastanti che ti portano a sentirti spaesata e rinunciare ai tuoi sogni, oppure TROPPE POCHE informazioni semplificate eccessivamente.

Laura, prima di incontrare me, aveva avuto a che fare con preventivi medici online (non a caso parlo di catene di montaggio…); era convinta di aver bisogno di sollevare il suo seno con una mastopessi, era frustrata dall’aspetto del suo seno non all’altezza dell’immagine che voleva dare di se, ma era terrorizzata dalle cicatrici che le sarebbero rimaste sul seno…dopo tanto stress, stava per rinunciare al suo sogno!!

Quando le ho detto che non aveva assolutamente bisogno di una mastopessi…si è lasciata andare ad un pianto liberatorio. Da li in poi abbiamo iniziato a progettare insieme il seno dei suoi sogni…

La chirurgia estetica è un arte…un’arte che se ben fatta non si deve neanche vedere…rimanendo sempre elegante, non deve mai essere volgare.

Nel mio studio spendo sempre molto del mio tempo a parlare con le miei pazienti, con l’obbiettivo di andare al di là delle loro richieste esplicite.

La parte più importante e difficile di una visita col chirurgo estetico è riuscire ad interpretare ciò che non viene detto, capire i sogni e i desideri nascosti dietro gli occhi dei pazienti, ciò che nelle loro menti è ancora soltanto un’idea, un immagine sfumata in bianco e nero…per poi riuscire a trasformare quell’idea in forme armoniose, affascinanti e proporzionate

E’ questa l’essenza della Mastoplastica Argentina.

Per ottenere il seno ideale, è fondamentale visualizzare fin dall’inizio il punto di arrivo, in modo tale che tu possa verificare in anticipo se risponde al 100% alle tue aspettative.

Come se non bastassero i preventivi online ad urtare la mia scarsa tolleranza per la chirurgia low-cost, accade spesso che la taglia della protesi viene decisa in sala operatoria dal chirurgo senza essere condivisa prima con la paziente, con la motivazione che “verrà impiantata quella più adatta”. Questo sistema, però, può creare brutte sorprese una volta che la paziente si vedrà dopo l’operazione.

Ed è proprio per evitare false aspettative sul volume del seno che, grazie al metodo della Mastoplastica Argentina, le pazienti hanno a disposizione, oltre alla visita, un’altra intera sessione per provare le varie tipologie di protesi e scegliere insieme quella con cui si vedono meglio.

Vengono quindi scattate foto nelle varie angolazioni e prospettive e diamo modo alla paziente di osservare quale sarà la sua futura immagine, visualizzando in anteprima il risultato finale.

Alla fine della visita la paziente dovrebbe sentirsi tranquillizzata e senza dubbi o per lo meno non in imbarazzo a porre altre domande.

Quanto costa rifarsi il seno: la guerra dei prezzi!

Spero che l’esempio di Laura ti abbia dato spunti per riflettere fin qui.

Ho lasciato di proposito il discorso “prezzi” alla fine.

Devo farti una confessione..

Ho creato il Centro DrPeròn e ho deciso di occuparmi di chirurgia estetica del seno perché amo aiutare le donne a sentirsi più attraenti, femminili e sicure del loro corpo, grazie al metodo dell’originale Mastoplastica Argentina, migliorando la loro autostima e la loro vita sociale e professionale.

Senza il rischio di ritrovarsi quei seni duri, finti e plasticosi. Proprio perché ogni corpo è unico e caratteristico, anche il seno deve essere unico ed adattarsi al proprio corpo, valorizzando la personalità e i tuoi desideri, secondo il canone di bellezza latino americano, diventato ormai simbolo di femminilità in tutto il mondo.

In genere alla classica domanda “Prezzo?”

la mia risposta è sempre la stessa…

“Sapresti dirmi quanto è profondo il mare da una foto?”

Credo di NO..

È la stessa cosa chiedere il costo di un intervento senza aver visitato o peggio senza aver mai visto una paziente…rischiando peraltro di ricevere informazioni sbagliate.

Parlare di budget e chiedere informazioni approssimative sul range di prezzi ipotetici per un intervento è assolutamente normale, proprio per eliminare l’inutile imbarazzo, ma sentir parlare di preventivi online, senza visite o basandosi solo su fotografie mandate tramite WhatsApp….è decisamente troppo!

Torniamo a Laura, era convinta di aver bisogno di una mastopessi…se il mio staff avesse accontentato la sua richiesta telefonica di avere un preventivo per una mastopessi, probabilmente Laura sarebbe rimasta con le sue convinzioni errate e non avrebbe realizzato il suo sogno a 30 anni..

Invece..

Questa è Laura oggi…

 

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