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Tipi di protesi seno: quanti tipi di protesi mammarie esistono?

Tipi di protesi seno

Tabella dei Contenuti

Tra i vari tipi di protesi al seno può esserci confusione a causa di informazioni contrastanti, miti ed esperienze personali altrui.

Esistono tanti tipi di protesi mammarie disponibili, differendo per dimensioni, forme, tipo di riempimento e proprietà del gel, tra le altre caratteristiche.

Come sono fatte le protesi al seno?

Le protesi mammarie sono dispositivi medici progettati con grande cura e scrupolosità. La loro composizione primaria include un involucro esterno fatto di materiale siliconico molto resistente. Inoltre, questo rivestimento esterno può presentare diverse caratteristiche superficiali, le cui varietà contribuiscono alla classificazione dei vari tipi di protesi mammarie.

In primo luogo, ci sono le protesi con superficie liscia. E tra queste troviamo anche quelle con superficie nanotesturizzata. Poi, ci sono le protesi microtesturizzate che si distinguono per la loro superficie particolarmente setosa al tatto. E le protesi macrotesturizzate che, invece, sono decisamente più ruvide al tatto. Infine, esistono le protesi con superficie in poliuretano.

Tipi di protesi seno

Nell’universo delle protesi mammarie possiamo fare una grossa distinzione tra diversi tipi di protesi al seno.

Esistono principalmente due tipi di protesi al seno che si distinguono in base al materiale di riempimento utilizzato: le protesi al silicone e le protesi saline.

Cosa contengono le protesi per il seno?

Le protesi al silicone sono riempite con un gel di silicone che ricorda molto la consistenza del tessuto mammario naturale e sono disponibili in diverse misure, diverse dimensioni, forme e consistenze. Inoltre, possono presentare i diversi tipi di superficie di cui abbiamo precedentemente parlato. Una caratteristica distintiva delle protesi al silicone, specialmente delle protesi mammarie di ultima generazione, è la sostituzione del silicone liquido o poco coesivo, che poteva migrare nel corpo in caso di rottura, con un gel coesivo. Quest’ultimo, anche se la protesi dovesse rompersi, rimane compatto e confinato all’interno della capsula periprotesica.

Le protesi saline, invece, sono riempite con una soluzione salina sterile, essenzialmente acqua. Si tratta di un tipo di protesi in realtà poco utilizzato in quanto al tatto danno una sensazione molto poco naturale. Inoltre, in caso di rottura, il corpo assorbe la soluzione salina e il seno appare sgonfio.

Qual è la forma delle protesi al seno?

Le protesi al seno possono essere categorizzate in base alla loro forma e possiamo identificare principalmente tre tipologie principali:

  • rotonde,
  • anatomiche (o a goccia)
  • dinamiche.

Le protesi rotonde sono le più comuni e conferiscono al seno una forma piena, specialmente nella parte superiore. Queste sono spesso preferite per il loro effetto di riempimento e per il modo in cui enfatizzano la forma del seno.

Le protesi anatomiche, note anche come protesi a goccia, sono caratterizzate da una forma che ricorda una goccia d’acqua, con una parte inferiore più piena e una superiore più affusolata. Questo modello simula il profilo naturale del seno e viene spesso scelto da donne che desiderano un aspetto più naturale dopo una mastoplastica.

Infine, abbiamo le protesi dinamiche, un’innovazione recente nel campo delle protesi mammarie. Queste protesi hanno una forma rotonda e al loro interno contengono un gel con caratteristiche uniche. La peculiarità di queste protesi risiede nella loro capacità di modificare il proprio aspetto in risposta ai movimenti del seno e alla posizione del corpo della paziente. In sostanza, la protesi si adatta e segue i movimenti del corpo in modo naturale. Ad esempio, quando la paziente è sdraiata, la protesi assume una forma più tonda, riempiendo naturalmente la parte superiore del seno. Invece, quando la paziente è in posizione eretta, la protesi assume una forma più a goccia, replicando l’aspetto naturale del seno.

La proiezione delle protesi al seno

Un altro aspetto fondamentale delle protesi mammarie, spesso trascurato nelle discussioni, è la proiezione, ovvero quanto “sporgono” le protesi.

Si possono distinguere le protesi a basso, medio, alto e ultra alto profilo. Queste categorie si riferiscono all’altezza e alla larghezza della base della protesi, fattori che influenzano la proiezione del seno, così come la sua forma e il volume laterale. Inoltre, la proiezione può anche influenzare la vicinanza dei seni al centro.

La scelta della proiezione giusta dipende dalle esigenze specifiche e dalla struttura anatomica della paziente. Questa scelta può fare una grande differenza nel risultato finale, tra un seno che appare chiaramente rifatto, come alcuni seni molto “plasticosi”, e un seno che sembra completamente naturale.

Come scegliere la giusta protesi per il seno: 5 fattori da considerare

Probabilmente, a questo punto, potresti sentirti un po’ confusa e ti starai chiedendo come scegliere la protesi giusta per te.

Bene, vorrei rassicurarti…Questi sono argomenti molto tecnici e complessi che sto semplificando a fini didattici. In realtà, la scelta della protesi ideale sarà guidata dal tuo chirurgo durante la visita preoperatoria. Questo verrà fatto sulla base delle informazioni raccolte durante la consultazione medica. Il tuo chirurgo vorrà sicuramente condividere con te le motivazioni delle scelte proposte, i potenziali benefici e le possibili alternative. Ricorda, l’obiettivo è sempre raggiungere il miglior risultato possibile che rispetti le tue esigenze e i tuoi desideri.

Dunque, la decisione sulla protesi mammaria più adatta per te dipende da diversi fattori e dovrebbe essere presa dopo una consultazione approfondita con il tuo chirurgo.

Gli elementi da considerare includono:

  1. gli obiettivi personali e le proprie aspettative estetiche: da cui dipenderà gran parte della scelta di una protesi piuttosto che di un’altra;
  2. le dimensioni e la forma del proprio corpo: la protesi ideale dovrebbe valorizzare e bilanciare le proporzioni naturali del corpo, non alterarle drasticamente;
  3. il tipo di riempimento: non è solo una questione di volume. La consistenza del materiale di riempimento delle protesi sarà un aspetto fondamentale della vista;
  4. le dimensioni: le dimensioni delle protesi dovrebbero essere scelte in base alla larghezza del seno, alle proporzioni del corpo e all’aumento di volume desiderato;
  5. il profilo: questo influenzerà notevolmente l’aspetto del seno che potrebbe apparire estremamente naturale o più finto. Il profilo può anche valorizzare determinate curve e volumi mancanti che darebbero molta più armonia e sensualità al corpo.

Qual è la tipologia di protesi mammaria più utilizzata?

Mi viene spesso chiesto durante le visite quale sia il tipo di protesi mammaria più utilizzato. La risposta varia notevolmente a seconda della regione, delle preferenze personali delle pazienti e delle raccomandazioni del chirurgo.

Tuttavia, è importante sottolineare che la miglior opzione è estremamente soggettiva, dipende dalle necessità individuali, dai desideri della paziente, dalle sue proporzioni e dal suo stato di salute generale.

Pertanto, ti invito a non scegliere un certo tipo di protesi semplicemente perché una tua amica la possiede, o perché hai visto un determinato risultato in una foto sui social media.

Non esiste un catalogo standard: ciò che funziona per una persona potrebbe non essere adatto per te. Dovresti affidarti alla guida del tuo chirurgo per selezionare la protesi e la tecnica più adatte a te. L’obiettivo è che il tuo nuovo seno si adatti come un abito sartoriale, realizzato appositamente per te.

Se stai valutando di sottoporti ad un intervento di mastoplastica argentina, se vuoi approfondire l’argomento o hai bisogno di una consulenza, contattaci!

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